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Rinnovo convenzione Parco del Gelso: ma i Meseresi sanno di vivere in un Parco?
E ci risiamo, il Parco viene riconfermato. Bella iniziativa a cui MeseroTua non può che votare a favore, il territorio è importante oggi più che mai. Un voto a favore con riserva però: un Parco non può essere solo un vincolo urbanistico, soprattutto in una zona come la nostra limitrofa ad aree di interesse naturalistico come l’alzaia del Naviglio ed il Parco del Ticino. I meseresi sanno che il Naviglio dista soltanto 3 km dal nostro territorio comunale? I meseresi sanno che con 3 mila euro all’anno spesi per “gestire il parco”, nulla viene fatto per promuovere il verde che fortunatamente ci circonda? I nostri concittadini conosco almeno il nome del nostro Parco? Meserotua ha forti dubbi a riguardo e si batte da anni per proporre e promuovere iniziative per la promozione del parco… In merito ricordiamo quanto abbiamo proposto in campagna elettorale (immagine sotto). Iniziative a costi molto bassi che prevedono più che altro la pubblicizzazione dei percorsi (è già presente infatti un’ampia rete ciclabile purtroppo molto frammentata). Serve volontà politica e coordinamento. Per fortuna durante l’ultimo consiglio, l’amministrazione ha dichiarato di volersi muovere in merito, purtroppo non è la prima volta che ascoltiamo queste parole. Speriamo che il motto “chi la dura la vince” che ci ha premiato per la recente approvazione del regolamento della partecipazione e dell’introduzione del “question time” in consiglio, consegni ai meseresi un Parco vero, con i suoi percorsi, con le sue iniziative e le sue tutele.
Proponiamo l’apertura diurna del Cupolone del Centro Socio Culturale.
L’affidamento della gestione di una struttura costruita con soldi dei cittadini è un atto molto importante per un’amministrazione comunale. Una struttura pubblica se ben gestita dovrebbe portare servizi e vantaggi per la popolazione. Una struttura pubblica mal gestita viceversa porta disagi per la cittadinanza ed un elenco infinito di costi di gestione. Tra queste ipotesi dove si colloca il nostro centro-socioculturale?
Non possiamo certo dire che nell’immediato passato la struttura sia stata gestita al meglio. Poche ed irrisorie sono state le migliorie apportate agli spazi del centro socioculturale, mentre tanti sono stati i costi. E’ tutto da dimostrare inoltre se siano merito della cooperativa S. Bernardo (ex gestore della struttura) i molti eventi che sono stati organizzati in questa sede ed hanno avuto successo. Siamo al contrario convinti che il merito degli eventi ben riusciti sia da attribuire totalmente alle associazioni promotrici che con impegno ed entusiasmo sono state in grado di incastrare tutti i preparativi, comprese le frequenti problematiche che ci sono state per prenotare la struttura.
Oggi per fortuna la gestione degli spazi e della prenotazione del “cupolone” è affidata agli uffici del comune, come dovrebbe essere. Riteniamo sia giusto infatti che sia un ente pubblico super partes a gestire l’accesso e le prenotazioni per questo importante centro della vita sociale di Mesero. Abbiamo sempre sostenuto che l’affidamento del centro di Via Piave ad una cooperativa diretta dall’ex segretario del partito di maggioranza in consiglio comunale sia stato un atto inopportuno e quantomeno discutibile considerati i vantaggi di visibilità e consenso che una struttura di questo tipo assicura al gestore.
Preso atto di questo passaggio ed in sintonia con quel detto che recita: “abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno”; perché non lasciare la struttura esterna del centro, il cupolone, fruibile di giorno ai Meseresi? Abbiamo un esempio molto fortunato in questo senso proprio nel comune limitrofo: Marcallo. In caso di brutto tempo o di caldo torrido, la tensostruttura al parco di Marcallo si trasforma in ricovero per cittadini di ogni età che vogliono comunque trovarsi fuori di casa e non rinchiudersi nella quattro mura di un bar, oppure dover prendere l’auto ed andare in un centro commerciale. Il nostro cupolone edificato con soldi nostri, in legno, bello e coibentato, potrebbe essere una sorta di “Piazza Coperta” e portare quei vantaggi sopra accennati di cui i Marcallesi giovano da anni ma che ai Meseresi vengono negati da sempre. Semplice sarebbe attrezzare la parte esterna del cupolone per lo meno con qualche panchina così da favorire la sosta e l’aggregazione. Ecco la nostra proposta quindi per l’amministrazione comunale ed il Sindaco Fusè: APRIAMO IL CUPOLONE! Concediamo a questa struttura la possibilità di assolvere al compito per cui è nata: dare un servizio a tempo pieno alla cittadinanza e non solo in occasione delle feste!
In questi ultimi mesi inoltre è stata approvata una nuova convenzione per la gestione dello spazio annesso al “cupolone”: il bocciodromo con il suo bar. Un atto passato solo in Giunta e non discusso in consiglio purtroppo, che delinea nuovi equilibri tra il comune ed una nuova associazione creata ad hoc per la gestione della struttura ma che ricalca la cooperativa san bernardo per persone ed ideologie. Equilibri delicati che stiamo esaminando e di cui a breve diremo la nostra.
…una minoranza che valuta i contenuti e non simpatizza per nessuno.
Prendendo spunto da questo comunicato diffuso dal gruppo di maggioranza, visti alcuni discutibili articoli di giornale usciti nelle ultime settimane, ci teniamo fortemente a ribadire la nostra posizione di minoranza INDIPENDENTE che basa il proprio giudizio sui contenuti oggettivi, liberi da ogni pregiudizio politico o partitico.
Entrando nel merito del comunicato, ci stupisce come Miglioriamo Mesero possa spacciarsi per una forza politica che ascolta ” le richieste di cittadini” quando giace accantonato in un cassetto da più di un anno il Regolamento della Partecipazione Popolare. Unico documento, quest’ultimo, che garantirebbe un intervento diretto del cittadino nella vita amministrativa tramite petizioni e referendum popolari. Fu il nostro gruppo a presentare una bozza del regolamento: è semplicemente questa la motivazione che spinge il Sindaco Fusè a non portare il documento in Consiglio Comunale, oppure dobbiamo sospettare ci siano motivazioni più gravi a noi sconosciute?
Certo noi non ci arrendiamo…
…un breve commento sul destino del Centro Socio Culturale di Via Piave e del suo Circolo.
La trattativa per il rinnovo della gestione della struttura è in corso in questo momento e ci complimentiamo con il Sindaco Fusè per l’apertura alle proposte e lo stimolo alla discussione con l’assidua organizzazione di incontri dedicati al tema.
Ci terremo come gruppo politico di minoranza a ribadire alcuni punti cardine sostenuti dal nostro gruppo:
1. amministrazione diretta della nuova sala multifunzione e della cucina da parte del comune per una gestione ottimale della locazione dei locali in questione
2. utenze della struttura a carico del comune
3. è opportuno, qualunque sia il futuro del centro che ci sia un rinnovo dei soggetti che l’hanno gestito fino ad ora: condizione fondamentale per garantire la fruizione a tutte le fasce d’età e creare il giusto turnover di volti ed energie, doveroso per una struttura pubblica.
4. libera fruibilità 24 ore su 24 dell’area esterna come “Piazza Coperta” del paese e del centro.
5. riconversione energetica e funzionale degli spazi del bar-circolo a luoghi attrezzati per la fruizione di associazioni o cittadini. Alcuni esempi: sala prove musicali, sala giovani invernale con attrezzatura multimediale, sala gioco carte e biliardino per anziani, sala prove teatro ecc….
MeseroTua sostiene il “Si” al referendum anti-trivelle: Banchetto Domenica mattina
Perchè siamo dalla parte ella partecipazione popolare,
Perchè siamo dalla parte delle energie alternativa,
Perchè siamo contro le lobby del petrolio,
Perchè siamo contro la politica degli interessi degli amici degli amici….
Domenica 10 Mattina organizzeremo un banchetto dalle 09.00 alle 13.00 in piazza Europa per sensibilizzare i cittadini ad andare al voto e scegliere SI!