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La speculazione edilizia a Milano…
È il caso dei cinque grattacieli del quartiere “Stevenson” a Milano, costruiti negli anni 80 e desolatamente vuoti. Da quelle parti arriveranno anche le costruzioni dell’Expo (che – anche se non è questo il tema della puntata – ha molto a che fare con la Calabria), che, secondo l’inviato della trasmissione ideata da Riccardo Iacona, Domenico Iannaccone, «saranno una grossa occasione per il cemento armato, che resterà sul territorio. Come un cimitero di immobili». I grattacieli di Ligresti sono solo un aspetto del problema. C’è un dato che lascia a bocca aperta: in Lombardia, negli ultimi otto anni, la speculazione edilizia ha prodotto una città grande quanto Milano.
Furto sacrilego e atti vandalici
Tratto da: Corriere
ALTRI FURTI - La chiesetta alla Brughiera di Bareggio risale al 1400 e si trova in aperta campagna. I ladri hanno segato le inferriate di una delle finestre laterali, hanno rotto il vetro e sono entrati nella minuscola navata. Dopo aver preso il tabernacolo hanno rovistato anche in sacrestia, dove hanno rubato una teca. Anche lì c’erano delle ostie, non consacrate, ma i ladri le hanno tolte dalla teca e lasciate lì. Altri furti sono avvenuti in due chiese poco distanti, ma qui il satanismo non c’entra: dal tetto della chiesetta di Santa Maria del Salvatore a Vittuone sono sparite le canaline in rame. A Mesero, invece, i ladri hanno scassinato la cassetta delle offerte del santuario della famiglia di Santa Gianna Beretta Molla.
Giovanna Maria Fagnani
12 ottobre 2011 12:06
Adesso sarà davvero la ‘Città della Santa’
Tratto da: Città Oggi Web
Magenta Adesso tutti sapranno che Magenta è la ‘Città di Santa Gianna Beretta Molla’. Sì, perché a breve, ai sette ingressi cittadini – via Leopardi, Strada Pontevecchio, Strada per Robecco, via Casati, via Milano, via Dante e via Espinasse – verranno collocati dei cartelli stradali contenenti proprio questa dicitura. Un modo per dare nuovo slancio al progetto di turismo religioso portato avanti dall’Amministrazione e, ancor di più, per ancorare il nome della ‘Santa della Quotidianità’ a Magenta. Proprio com’è intenzione dell’Associazione ‘Amici di Santa Gianna Beretta Molla’. Ad annunciare l’iniziativa il sindaco Luca Del Gobbo con il presidente, del sodalizio attivo sul territorio dal 2006, Francesco Bigogno.
“Per la nostra Amministrazione – ha spiegato Del Gobbo – è importante legare il proprio nome all’idea della famiglia che educa alla vita. La vera famiglia è il valore su cui scommettere per poter ripartire, malgrado i problemi economici che toccano anche gli enti locali”. Bigogno ha poi spiegato che questi cartelli segnaletici rappresentano un ulteriore tassello nel cammino di crescita dell’Associazione.
“Premesso che questo progetto è stato totalmente autofinanziato dai soci – ha precisato Bigogno – mi piace qui evidenziare che l’anno prossimo sarà il cinquantesimo della morte di Santa Gianna. Perciò una ricorrenza importante, sia per fare conoscere il messaggio di Gianna, sia per le ricadute che potrà avere per la città in termini economici”.
Bigogno mette, inoltre, in risalto il ritorno numerico già interessante da parte di devoti provenienti da tutto il Paese e non solo. “Il nostro sito è attivo da soli due anni ma ha già registrato oltre 50 mila visitatori e ogni settimana riceviamo decine di mail di gruppi interessati a conoscere i luoghi in cui visse Santa Gianna”.
Il presidente dell’Associazione parla anche di un’organizzazione fatta di volontari e tutti assolutamente di buon livello. “Chi accompagna i pellegrini conosce a fondo la materia e, soprattutto, possiede una dimestichezza con le lingue straniere”. Insomma, Magenta fa le ‘prove generali’ per il 2012, anno del ‘Forum Mondiale della Famiglia’, che si terrà a Milano e che è destinato a portare numerosi visitatori in zona. L’ultima ‘stoccata’ riguarda i ‘rapporti’ con Mesero e con il ‘corpo conteso’ di Santa Gianna. Una ‘querelle’ ormai nota e che vede in campo proprio l’Associazione capitanata da Bigogno. “Non vogliamo suscitare altre polemiche – chiosa – però, il mio auspicio è che con quest’intervento si possa dare giustizia alla famiglia non chiediamo che questo. E’ un dato di fatto, d’altra parte, che dopo quattro anni, il corpo di Gianna è ancora lì senza che sia stato toccato dal Cimitero e non sia stato trasportato nel Santuario”. Da ultimo, ancora Del Gobbo ha evidenziato le potenzialità di questo ‘sistema religioso’ che coinvolge tutto l’est Ticino.
“Penso che quanto stiamo facendo a Magenta con il progetto della ‘Città della Santa’, peraltro, inserito nel nostro Piano di Governo del Territorio, associato alle attrazioni storico religiose offerte da Abbiategrasso con il Convento dell’Annunciata, da Morimondo con la sua Abbazia e da Bernate Ticino con la sua Canonica, possano essere ‘messe in rete’ e contribuire allo sviluppo di una ‘nuova economia’ che è uno dei ‘punti forti’ del tavolo di lavoro dei Comuni del Nord Ovest voluto dal presidente Roberto Formigoni”.
Fabrizio Valenti
CittàOggiWeb
‘Ndrangheta nella nostra zona. Stralci dal Libro: “Alveare”
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Ogni buco, ogni lavoro pubblico, anche in Lombardia, come mi ha fatto intendere Vincenzo, è dominio della ‘ndrangheta. L’organizzazione criminale ha il monopolio, così come è emerso in tutte le inchieste degli ultimi anni, del movimento e dello sbancamento della terra dei cantieri della regione. E questo vuol dire possesso fisico del territorio su cui verranno compiuti i lavori, presenza completa sul cantiere. Possesso dei buchi, che poi saranno ricoperti, celati da case, palazzi, centri commerciali, rotatorie, strade e cimiteri …. Il sottosuolo di Milano è colmo di rifiuti tossici e di rifiuti speciali. Basterebbe seguire la rete invisibile…
“Ce ne saranno 100 di cave così, a Milano” dice l’uomo, quando viene interrogato sugli scavi, nel cantiere del ARLUNO della TAV. Ovunque ci sia da scavare, da produrre all’esterno, per accrescere l’efficienza e la bellezza della città, là c’è veleno sotto terra, da occultare, come la vergogna più nera. … Legambiente ha spiegato che la Lombardia è diventata il crocevia per le cosche che fanno affari con i rifiuti tossici. Negli ultimi otto anni il 35% di tutte le inchieste sui crimini ambientali ha toccato la regione. … nel maggio del 2003 vengono intercettati…
Sulla linea ferroviaria ad alta velocità della TAV, nella tratta tra Milano e tornio si stima siano stati seppelliti almeno 84,000 mq di scorie di edilizia inquinate da Mercurio, Piombo, Benzopirene, EPCB. Sarebbero state nascoste nei buchi dei cantieri lungo tutta la ferrovia, da Cornaredo ad Arluno, Marcallo con Casone, Ossona, Sedriano, Magenta, Bernate Ticino. Le indagini sono partite dagli agenti del Parco del Ticino che, il 14 Maggio del 2008, hanno scoperto, tra Boffalora Ticino e Milano, alcune cave abusive vicino ai lavori dell’alta velocità e hanno sequestrato sette cantieri. Le indagini della procura di Milano, coordinate dal PM Paola Pirotta, hanno evidenziato che dagli scavi venivano estratti materiali da utilizzare per i lavori sulla linea ferroviaria e le cave erano invece riempite con rifiuti speciali e pericolosi, e poi ricoperte. In questo modo, secondo la procura, la ‘ndrangheta…
<< Secondo te perchè la mafia non è ancora morta, anzi quando sembra che sta per finire, quando dicono che fanno qualche arresto importante, si rigenera sempre più forte? Lo sai perchè? >> … << Te lo dico io perchè. Perchè la mafia è ovunque non c’è il senso della giustizia dentro le persone, cioè dentro tutti quanti, se levi la dignità. La giustizia, l’uguaglianza, sono cose da benestanti, ma da benestanti dell’anima, intendo. Hai capito quello che dico? Lo sai che in alcuni posto del mondo la ‘ndrangheta non attecchisce? >> Lo sapevo bene, quello, lo avevo letto molte volte, invece di dormire tranquillo come fanno tutte le persone normali. I paesi anglosassoni, i paese scandinavi, non solo non avevano mai generato fenomeni autoctoni assimilabili alla mafia, ma in molti casi, avevo anche respinto la colonizzazione.
Stopalconsumoditerritorio.it: Cementificazione a Mesero
La triste storia di cementificazione che sta minacciando i pochi terreni agricoli rimasti a Mesero è arrivata anche sul famoso sito “Stop al consumo di Territorio”. Un portale che ha segnato una svolta nella gestione del territorio dei comuni e che ha come stella polare il Sindaco Domenico Finiguerra di Cassinetta di Lugagnano. PGT a crescita ZERO: questo il grande progetto realizzato da questo luminare nella difesa del suolo. Segue l’articolo dedicato a Mesero.
LOMBARDIA: A Mesero una cementificazione grande quanto 50 campi da calcio |
Qualche numero per illustrare un nuovo progetto urbanistico che interessa il comune di Mesero (Milano):
- si completerà un’area industriale di 500.000 mq totali, equivalente a circa una volta e mezza Casate ! - una superficie di nuovi insediamenti pari a tre volte e mezzo il centro commerciale “Il Destriero” di Vittuone; - nuove costruzioni per il 75% destinate a produttivo quando Mesero ha già circa 93.000 mq di stabili produttivi vuoti o dismessi - Mesero, con il suo 33%, diventerà il leader della classifica locale dei paesi più cementificati. Il ricavato verrà speso per la scuola primaria ma i progetti non ci sono ! 3.500.000 sono gli euro che Mesero incasserà come compensazione, una cifra equivalente ad un intero bilancio, ma non esiste il progetto della nuova scuola primaria, nè un progetto di ampliamento, nè una perizia sulla struttura esistente … Come si è arrivati a questa cifra!? “Incominciamo a cementificare e poi si vedrà“: non è una buona politica, perchè il territorio una volta speso, è perso per sempre. |